La valutazione dell’impatto ambientale ed economico nella produzione di biosurfattanti ottenuti da scarti cerealicoli
Come avviene sempre quando si crea un nuovo prodotto, è fondamentale fare una valutazione di impatto sia dal punto di vista ambientale, ma anche economica. Anche nel progetto RICREA è stata fatta questa analisi, nell’ambito del WP4 da parte dell’Università di Brescia. Nello specifico è stata utilizzata la metodologia dell’LCA (analisi del ciclo di vita) e LCC (costi del ciclo di vita) per la valutazione di impatto nella produzione di biosurfattanti da scarti cerealicoli.
L’analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment – LCA) è uno strumento ampiamente utilizzato per la valutazione ambientale, con particolare attenzione alla fattibilità tecnica e alla sostenibilità. La metodologia, nel corso del progetto, è stata impiegata per esaminare le potenziali conseguenze dei trattamenti di bonifica del suolo su terreni inquinati da diversi contaminanti organici. Parallelamente, è stata implementata la procedura di Life Cycle Costing (LCC) per esaminare la sostenibilità economica del ciclo di vita. Il modello integrato LCA-LCC e l’analisi degli impatti sono stati realizzati utilizzando il software SimaPro 9.5.
Un’analisi dettagliata dei vari processi coinvolti ha permesso di ottenere una visione approfondita delle implicazioni ambientali ed economiche della produzione di biosurfattanti. I costi complessivi sono stati calcolati sulla base di una stessa “unità funzionale” definita come 1 kg di suolo trattato. L’analisi ha evidenziato un importante valore ambientale, con una riduzione degli inquinanti, e un costo complessivo pari a 7,13 $/kg. Le voci più onerose dell’inventario sono risultate essere quelle legate all’uso dell’energia. Il costo complessivo include sia gli oneri di ammortamento che i costi operativi.
Un maggiore dettaglio di questa analisi sarà pubblicato a breve nel manuale finale del progetto.